lunedì 26 ottobre 2009
lunedì 19 ottobre 2009
PILATES
Si tratta di una disciplina nata come tecnica riabilitativa e utilizzata oggi come esercizio fisico alternativo. Al PILATES si rivolgono persone con problemi specifici (in prevalenza dolore alla schiena) ma anche chi vuole avere muscoli più tonici e modellati. Lo stretching e la particolare tecnica con cui vengono svolti gli esercizi servono a rafforzare la spina dorsale e a correggere la postura: ne guadagna quindi anche il portamento. Pur essendo stata definita ginnastica dolce, non è leggera. E’ una tecnica che si può applicare a tutti e a ogni età. Gli esercizi sono molto intensi e pertanto richiedono un’elevata concentrazione. Indicato anche per donne in gravidanza qualora il medico non abbia riscontrato problemi specifici. L'attività viene gestita dall'Associazione Sportiva Dilettantistica Giada.
venerdì 16 ottobre 2009
DANZA CLASSICA

Paola Ferraro
Danza e Balli
Paola Ferraro Nata a Genova il 29 dicembre 1981; nel 2005 consegue la Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Genova e la sua più grande passione è stata da sempre la danza, che ha iniziato a studiare a 7 anni. A 20 anni ha iniziato ad insegnare danza classica a bambine dai 4 ai 12 anni e nel frattempo ha cominciato ad intensificare la sua formazione artistica, partecipando a laboratori e seminari di improvvisazione, danza contemporanea, danza giapponese, movimento espressivo, teatro danza, danzaterapia con coreografi italiani ed internazionali.
Trasferita a Bologna, nel 2006 ha iniziato un tirocinio, affiancando danzaeducatrici professioniste, in laboratori di danza creativa presso le scuole dell’infanzia ed elementari; grazie a questa esperienza, ha maturato un metodo di danza creativa che da allora propone a bambini dai tre anni in su, nell’ambito delle scuole e dei centri socio-educativi a Bologna e a Genova.
Nel 2008 ha conseguito la Laurea Specialistica in Discipline Teatrali, indirizzo danza, con votazione 110/110 presso l’Università degli studi di Bologna. Attualmente continua ad ampliare la sua ricerca in danza, sia come performer che come insegnante, seguendo regolarmente lezioni e seminari di danza contemporanea: a Genova, con il gruppo PERCORSI UBIDANZA e a Bologna, con Nicola Laudati, Silvia Traversi, Alessandra Fazzino.
Le lezioni di danza: La danza in tutte le sue forme e manifestazioni può rappresentare un'esperienza creativa, relazionale, culturale, capace di coinvolgere contemporaneamente il corpo, il cuore e la mente di ogni persona. Le lezioni sono dunque mirate alla crescita artistica, intellettuale, tecnica ed espressiva dei/delle giovani, senza “forzature”, ma rispettando le qualità e le potenzialità di ciascuno, creando un contesto di danza soprattutto piacevole ed educativo.
lunedì 12 ottobre 2009
Wing Tzung
La storia del Wing Tzun
La leggenda vuole che il Wing Tzun, sia stato concepito dalla monaca buddista Ng Mui intorno alla seconda metà del XVII secolo, dopo la fuga dal distrutto monastero di Shaolin.
Deve il suo nome, alla di lei prima allieva, Yim Wing Chun, codificatrice e riorganizzatrice dello stile, presso tempio di Kwantung. Lo stile, dopo la morte della ragazza, passò in mano a Leung Bok Chau, che lo insegnò a Leung Lai Kwai e Wong Wa Po. Entrambi facevano parte di un gruppo operistico ambulante, conosciuto come "Il gruppo della barca del giunco rosso". Questo gruppo viveva su una barca nel Fat Shan, un quartiere di Canton, nel XIX secolo circa.
Le storie dicono che anche Chi Shin, altro monaco scampato all'assalto dei Ching assieme a Ng Mui, entrò a far parte della troupe e fu proprio lui ad insegnare a Leung Yee Tai, migliore amico di Wong Wa Po e altro membro del Giunco Rosso, le tecniche del bastone Shaolin. Wong e Leung cercarono di adattarlo al proprio stile e fu così che venne introdotto nello stile.
Un giorno Leung Yee tai si ammalò e dovette recarsi dal medico Leung Jan, grande esperto di arti marziali, al quale trasmise col tempo le basi del Wing Chun. Leung Jan divenne un eccezionale combattente e sostenne molti incontri (ricordiamo che all'epoca gli incontri erano vero "street fighing" senza regole e che di solito solo il vincitore sopravviveva), senza mai essere sconfitto, tanto da diventare famoso nel sud della Cina col soprannome di "Re del Wing Chun", divulgando così lo stile.
A sua volta Leung Jan insegnò lo stile a Chan Wah Sun, maestro di Yip Man, colui che insegnò parte del programma a Bruce Lee che lo fece conoscere all'America degli anni settanta e ne prese spunto per alcune tecniche del suo Jeet Kune Do. L'intero programma del Wing Chun, in occidente, è stato in seguito tramandato dagli allievi del Gran Maestro Yip Man che hanno commesso, però, l'errore di trattare lo stile come un marchio, favorendo il proliferare di scuole che insegnano la medesima arte, con nome diverso, ma pronunciato in maniera identica. Ancora oggi il significato del nome resta incerto: molti ritengono infatti che il significato sia letteralmente "Forma della Radiosa Primavera"; ma recenti studi dimostrano che il primo a dare agli occidentali una tale traduzione fu proprio lo stesso Yip Man e che fino a Chan Wah Sun il Wing Chun era conosciuto invece come "Pugno dell'Eterna Primavera".
Palestra Giada ad Ozzano dell'Emilia (BO)
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